venerdì 21 marzo 2008

Scomparin Davide 265004


Scomparin Davide 265004

Esercitazione: Scenari digitali



Si può affermare che l’informatica al giorno d’oggi è parte integrante della vita delle nuove generazioni. Non esiste più un ufficio o una abitazione senza un computer. L’impiego di questa macchina compre svariati compiti e molteplici discipline che vanno dalla semplice scrittura di un testo alla creazione di un film digitale. L’uso dell’informatica ha influenzato, cambiato e standardizzato diverse attività tra le quali l’architettura.
Si è cominciato ad utilizzare l’informatica per l’architettura con l’introduzione del CAD (Computer Aided Drafting) un software che permetteva la creazione di modelli 2D e successivamente 3D, dopo il boom dell’informatica vennero a svilupparsi una serie di software che semplificavano la progettazione, il calcolo strutturale ed il rendering infine l’uso e la scelta dei materiali.
Il problema che viene a formarsi nella progettazione informatizzata è la sostanziale incapacità del software di rispondere alle esigenze di un processo creativo, ricco e complesso come quello della progettazione. Per questo motivo per una corretta progettazione bisognerà arrivare alla creazione di un software interattivo nel quale le periferiche input siano le mani proprio come quando viene fatto uno schizzo o un disegno a mano su carta, la manipolazione di volumi tridimensionali, la modulazione di superfici non regolari, insomma la creazione di un software accompagnato da periferiche input appositamente progettate, tali da permettere un progetto informatico-manuale che possa rispondere alle esigenze del progettista senza porne limiti che influenzano il progetto stesso.
Viviamo in un mondo dove l’informazione influenza enormemente le nostre scelte quotidiane, viviamo in una comunità mondiale, l’architetto spesso si trova a collaborare con altri architetti, e in progetti di grandi dimensioni ci si trova ad avere collaboratori a distanze continentali e questa barriera è stata superata grazie ad internet tramite la tecnologia ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) che permette lo scambio pressoché immediato delle informazioni e scambio file. Questo permetterà in un futuro ormai prossimo la progettazione assistita a distanza in tempo reale.
La progettazione però non riguarderà più solo la struttura dell’edificio, ma anche tutte le apparecchiature, impianti e sistemi che rendono l’edificio in grado di gestirsi autonomamente o intelligentemente, la domotica.
Un aspetto molto interessante di questa disciplina è l’impiego della tecnologia WIRELESS (senza fili) che permette lo scambio dati e istruzioni senza l’utilizzo di cavi, che semplifica enormemente il problema dell’impiantistica, permettendo una dinamicità nell’ambito della scelta e della collocazione del dispositivo. Si arriverà quindi a progettare edifici capaci di reagire a stimoli interni ed esterni che si adatta alle esigenze dell’utente.


Bibliografia:

Progettare nell’era, Nicolò Ceccarelli
Architettura e Simulazione, Rita valenti
Accessibilità e Tecnologie, Bestini Patrizia

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