mercoledì 19 marzo 2008

Battilana Davide

Matr. 263907

Università I.U.A.V. di Venezia, a.a. 2007/08, corso Fondamenti di informatica, prof Maurizio Galluzzo

Esercitazione: Scenari digitali




L’informatica, con l’andare degli anni, è andata ad inserirsi in ogni ambito dell’attività umana, da quella più semplice a quella più complessa.
Questo processo globale di “informatizzazione” è andato ad imporsi anche nell’edilizia, con effetti sia positivi che negativi, perché se da un lato permette l’estrema semplificazione e velocizzazione dei processi produttivi di un edificio, dall’altro si corre il rischio di standardizzare gli edifici che risulterebbero tutti uguali tra loro, e ne risentirebbe di molto la fase prettamente progettuale dell’iter lavorativo.
La tecnologia informatica viene utilizzata (e potrebbe esserlo ancora di più) nell’intero processo produttivo di un edificio. Inizialmente nel redigere il progetto, con l’ausilio di appositi software di disegno detti CAD (Computer Aided Design) o CAAD (Computer Aided Architectural Design), che permettono l’elaborazione rapida dell’intero disegno dell’edificio; ma anche con altri software per l’elaborazione grafica di progetti 3D, schemi, documentazioni grafiche e scritte, ecc.
A questi programmi, destinati all’aspetto grafico, si affiancheranno nella fase successiva del progetto software più tecnici che andranno ad effettuare i complessi calcoli strutturali dell’edificio, ne calcoleranno la dispersione termica, le quantità percentuali dei materiali, ecc.
Successivamente, dopo questa fase, il progetto viene inviato dall’architetto alle altre figure lavorative che concorrono al progetto, tipo impiantisti, ingegneri, e agli stessi committenti, che potranno comunicare a loro volta il proprio lavoro, esprimere le proprie opinioni e richiedere eventuali modifiche da apporre al progetto. Per fare ciò è necessaria una grande velocità di trasmissione dati che si è sviluppata soprattutto nell’ultimo decennio con il generale diffondersi per prima della rete analogica ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) e della fibra ottica, e in ultima delle reti basate sulla tecnologia wireless, come il wi-fi e il wi-max, che permettono la copertura di zone prima escluse dall’alta velocità di navigazione e il risparmio sull’installazione di un complesso sistema di cavi.
Infine l’informatica “entrerà” letteralmente all’interno della casa con quella che viene definita casa domotica (Home Autonomation). Essa non è altro che un sistema per migliorare la vita degli abitati dell’edificio, rendendolo più confortevole, sicuro ed efficiente.
Ciò si concretizza attraverso la più completa automatizzazione e programmazione della casa, dal semplice cablaggio degli impianti elettrici alle più sofisticate apparecchiature per la regolazione climatica, centraline che comunichino costantemente via rete al proprietario la situazione della casa e che gli permetta, grazie a comandi remoti, la configurazione di vari parametri casalinghi. In definitiva questo sistema costruttivo permette al proprietario di tenere sempre sotto controllo l’intera abitazione; la casa, da un certo punto di vista, diventa quasi “intelligente” in quanto, una volta ricevute le istruzione dall’abitante, è in grado di autogestirsi.
Purtroppo tutte queste tecnologie in Italia sono state per lo più “snobbate” e solo negli ultimi anni stanno prendendo molto lentamente piede. Questo è dovuto alla loro presunta complessità, alla costante necessità di aggiornamento ma anche ai costi elevati, sia per i software e gli hardware per lo studio dell’architetto, sia per le apparecchiature della casa demotica.
Inoltre va detto che in Italia manca quella formazione che avvicina fin da giovani all’uso abituale del computer a favore di una interattività più pratica.

Fonti bibliografiche:
“Arachitettura & Computer” – Giulio Salviani
“Tecnologie informatiche per il progetto dell’architettura” – Antonio Bosco
“Automazione della casa, la demotica” – Giampiero Filella

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