martedì 18 marzo 2008

Roberto Meneguz

ROBERTO MENEGUZ
matricola: 236904

Da sempre il ruolo dell’architetto è di concepire e realizzare gli spazi che siano sempre più affini alla vita quotidiana dell’uomo. Con gli ultimi anni la tecnologia sta dando un grande contributo a tale scopo immaginando, creando e migliorando nuovi strumenti capaci di velocizzare sempre maggiormente il ruolo dell’architetto. Modellatori 3D, programmi per scolpire lo spazio virtualmente in modo da ricreare il pensiero dell’architetto, tecnologie wireless sempre più veloci capaci di far raggiungere il volere dell’uomo sempre più lontano e sempre più velocemente, programmi che permetteranno scambi d’informazioni protetti e sicuri, saranno le tecnologie che aiuteranno l’architetto nel prossimo futuro.

Un problema fondamentale che potrebbe rallentare lo sviluppo di queste conoscenze, oltre al costo eccessivo delle nuove risorse, può essere dato dalla geografia e dalla morfologia italiana. Il nostro paese è notevolmente schermato dai rilievi di cui è costituito per la maggior parte e dal mare da cui è circondato. Le onde radio, seppur amplificate dai numerosi ripetitori (che siano essi per la ricezione televisiva o che siano quelli di compagnie telefoniche), faticano a coprire l’interezza della superficie della nostra penisola, quindi i paesi incuneati nelle valli saranno mal serviti da questi servizi.

Uno degli interessi più coinvolgenti che sta entusiasmando i ricercatori delle nuove tecnologie riguarda il WIRELESS. Tale tecnologia ottimizzerà sempre maggiormente il lavoro di progettazione, di produzione e di sviluppo dell’architetto. Tramite telefono, palmare o PC personale potrà vedere lo stato di avanzamento dei lavori, potrà lavorare in qualsiasi luogo trasmettendo poi il contenuto di quello che ha progettato all’ufficio o al committente. Anche nei cantieri questa tecnologia può essere di grande ausilio per aumentare la produzione: un esempio sono i misuratori laser con tecnologie bluetooth oppure gli strumenti per rilievi topografici GPS.

Queste tecnologie applicate alla casa si possono tradurre con domotica. La domotica, detta anche (seguendo la definizione inglese) Home automation, è la più grande disciplina che ha come pertinenza di studiare le tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa (e più in generale in tutti gli ambienti antropizzati) grazie all’automazione ed il controllo processi ripetitivi oppure poco performanti e all’integrazione dei sistemi. Si può regolare la luce e il clima, comandare le tapparelle, le porte e le finestre, mettere la casa in sicurezza, controllare la musica e la TV, e rendere gli elettrodomestici “intelligenti” quanto basta per semplificarci la vita. La nuova domotica e le tecnologie di ultima generazione sono sempre più a portata di mano, sia nell’utilizzo sia nei costi. Anzi il risparmio energetico è tenuto nella massima considerazione dalle aziende produttrici, insieme con la ricerca di un impatto estetico accattivante e di una semplice fruibilità. Una casalinga ad esempio può attivare la lavatrice nell’orario di meno consumo o annaffiare le piante a distanza mentre si trova a fare la spesa o in palestra, oppure un uomo può controllare se c’è qualcuno in casa con il proprio videofonino mediante telecamere wireless disposte all’interno dell’abitazione. Si ottiene così una “casa intelligente”, cioè una casa su cui sono integrati diversi dispositivi per il controllo automatizzato di apparati domestici, sensori di misurazione di stato dell’ambiente, di funzioni intelligenti di supporto e di sistemi telecomunicativi per l’accesso alle funzioni da remoto per l’assistenza a distanza. L’abitate della casa potrà così controllarla utilizzando opportune interfacce (telecomandi, pulsanti, touch screen, tastiere, riconoscimento vocale, etc.) che invieranno comandi o riceveranno informazioni con il sistema intelligente di controllo, basato su una unità computerizzata centrale oppure basata su un sistema di intelligenza distributiva. I diversi componenti del sistema della “casa intelligente” sono connessi tra loro con il sistema di controllo tra svariati tipi di connessione come ad esempio reti locali, onde convogliate onde radio, e BUS dedicato, ecc.. I sistemi di automazione sono di solito predisposti affinchè ogniqualvolta venga utilizzato un comando, all’utente ne giunga una comunicazione attraverso un segnale visivo o sonoro di avviso o di conferma dell’operazione effettuata. Infine il sistema domotico ha la sua completezza quando uno o più sistemi di comunicazione lo connettono al mondo esterno (ad esempio con messaggi telefonici preregistrati, sms, o tramite mail o direttamente dal web) per permettere il controllo e la visualizzazione dello stato anche da remoto. Questi sistemi comunicativi vengono chiamati gateway, o residential gateway e hanno la funzione di avanzati router permettendo così la connessione di tutta la rete domestica al mondo esterno e quindi anche alle reti di pubblico dominio.




Fonti bibliografiche:

-Spazio Casa, a new space to live; Edizioni master; anno 20 n.3 - marzo 2008

-Casa Energia;DCB Milano; n.2 Marzo Aprile 2008

-HC Home comfort & Cinema; Morelli editore; n.13, gennaio febbraio 2008




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