sabato 22 marzo 2008

Scenari Digitali



Yves Polo-Friz matricola n.264353
A.A 2007/2008
Università IUAV di Venezia
Facoltà di Architettura
Fondamenti di Informatica
Scenari digitali
Si sta vivendo un periodo di grande innovazione tecnologica nel mondo delle intercomunicazioni , cosa che avrà ,come ovvia conseguenza,la sua influenza in tutti i campi in cui queste nuove tecnologie potranno trovare applicazione.
Da prodotti di nicchia queste nuove tecnologie sono applicate ed utilizzate ora in maniera massiccia,anche se ancora in modo superficiale,senza sfruttare la totale potenzialità che questi mezzi offrono.
Termini come
bluetooth, wireless, Ipod sono noti a molti.
Vi è oggi la possibilità di usufruire di tecnologie che,fino ad un decennio fa,sarebbero sembrate straordinarie.A queste si aggiungono costi accessibili che consentono a tutti indistintamente il loro acquisto ed utilizzo.
Grandi possibilità sono offerte nello scambio ed invio interpersonale di files ed informazioni e,quindi,queste possibilità si possono tradurre in conoscenza.
Dal punto di vista strettamente legato all’architettura ed alla progettazione ,le nuove tecnologie di rappresentazione grafica,di rilievo dell’esistente e di disegno hanno apportato nel mondo della progettazione e della creatività delle grandi novità:
Il controllo millimetrico dell’opera in tutte le sue parti,la possibilità attraverso il
rendering di visualizzare l’opera stessa nel contesto ambientale in cui questa si va ad inserire,la possibilità di una completa visione tridimensionale dell’opera e di una sua introspezione,la possibilità di gestire composizioni di forme e volumi che ,fino a qualche decennio fa,sarebbero state impossibili,ha portato ad una “rifondazione” dell’architettura e del design.
Ritengo quest’ultima precisazione doverosa in quanto sarebbe errato pensare che l’innovazione investa solamente l’architettura intesa come progettazione di fabbricati quando questa,invece,ha forti influenze in tutti i campi che riguardano la creazione e l’invenzione delle forme.
Vicino alla composizione architettonica tradizionale sono nate delle composizioni costituite da forme complesse e prive di vincoli formali ma perfettamente gestibili grazie alle potenzialità offerte da programmi di modellazione tridimensionale.
Per citare l’opera di un architetto italiano che ha fatte sue le potenzialità di questi nuovi strumenti di lavoro e rappresentazione ,si veda ad esempio il progetto per il Centro Congressi dell’EUR a Roma di
Massimiliano Fuksas.
Grazie ad un sapiente mix tra materiali innovativi e nuove possibilità compositive,l’opera che ne scaturisce ci proietta verso le nuove frontiere dell’architettura delle quali i nuovi architetti stessi devono essere consapevoli.




La “nuvola”-Quartiere EUR- Roma-arch.Fuksas

All’ombra di tutto quanto premesso,ritengo che tutte le tecnologie digitali che permettono di ottenere una totale gestione di un opera in tutte le sue forme diventano importanti per gli architetti e per il loro lavoro,soprattutto se permettono a chi le usa di esprimere senza limiti la propria fantasia e creatività.



Herzog & De Meuron- Stadio Olimpico di Pechino -

Nonostante le potenzialità insiste nell’uso delle nuove tecnologie digitali,vi sono ancora delle remore relativamente al loro uso.
Io credo che i limiti allo sviluppo dell’informatica possano essere molteplici e legati a più fattori:
Nelle nuove generazioni,la mancanza,a livello scolastico,di investimenti per l’acquisto di apparecchiature hardware e software e ,nello stesso ambiente scolastico,la scarsa propensione all’insegnamento dell’informatica e delle sue applicazioni, con la conseguenza che l’utilizzo dei PC è relegato ad un ruolo marginale e ludico,cosa che impedisce,durante la fase di apprendimento,la formazione di una “mentalità” informatica;
La mancanza di una cultura informatica nelle generazioni che hanno visto nascere il PC e lo hanno visto evolversi e che,pertanto,guardano ancora all’informatica con perplessità;
Nel campo della progettazione architettonica,l’utilizzo di tecnologie digitali di rappresentazione vanno spesso a cozzare con il contesto urbanistico e storico in cui si opera.La costante necessità,soprattutto in Italia,di dover porre in relazione edifici moderni con edifici storici,crea dei vincoli dal punto di vista creativo che impediscono di sfruttare al massimo le potenzialità creative e rappresentative delle tecnologie digitali.
Sempre più spesso l’involucro che contiene l’edificio diventa,nell’idea dell’architetto,un mezzo di comunicazione,uno schermo digitale,un’interfaccia dell’edificio stesso che all’interno di un contesto urbano si va a fondere con maxischermi,cartelloni pubblicitari ed insegne luminose.La progettazione di edifici con queste nuove caratteristiche trovano una certa resistenza ,da parte di intellettuali e storici, nel momento in cui l’opera viene calata nel contesto storico.Talvolta,pertanto,la rappresentazione grafica ha la necessità (o l’obbligo) di una raffigurazione più tradizionale ,cosa che condiziona non poco l’utilizzo delle enormi potenzialità delle tecnologie digitali.
Un’altra causa del lento sviluppo delle nuove tecnologie informatiche è il “digital divide”,l’impossibilità,in molte zone del territorio nazionale,di accesso alla cosiddetta “banda larga” con la conseguenza che non vi è una omogenea possibilità di accesso alla rete per tutti gli utenti.
In molte zone del territorio nazionale,infatti,molti utenti non possono sfruttare a pieno le possibilità offerte dalle nuove tecnologie in quanto l’accesso alle informazioni,le comunicazioni interpersonali,lo scambio di una grossa quantità di dati in rete viene limitata dalla scarsa velocità di trasmissione dei dati stessi.In queste condizioni i fruitori del servizio,le aziende,gli studi professionali,non investono in nuove tecnologie oppure sono restii a farlo in quanto,a fronte di un impegno di spesa che può essere anche ingente,non vi è dall’altra parte un completo sfruttamento delle potenzialità della rete.
Dai risultati di un indagine pubblicata su PC magazine di Marzo 2008,infatti,risulta che a Milano,zona in cui vi è la possibilità di accedere alla banda larga,restano ancora esclusi completamente dalla “dimensione tecnologica“25000 micro e piccole imprese,pari al 13% del totale,con un incremento,rispetto al 2005 di 5 punti percentuale.
Se l’indagine si fosse svolta in una zona ove non tutte le imprese hanno la stessa possibilità di accesso alla rete,si sarebbe sicuramente avuto in incremento inferiore.Fino a quando non tutti gli utenti della rete potranno usufruire in maniera omogenea della stessa,vi sarà sempre un freno allo sviluppo delle tecnologie informatiche,sebbene sia provato che investire nelle tecnologie informatiche sia vantaggioso per le imprese.
La presa di coscienza delle potenzialità dell’informatica,la necessità sempre più forte di utilizzare tecnologie che permettano un accesso rapido e pressoché illimitato a dati,files e notizie,la garanzia di poter comunicare,scambiare idee e confrontarsi,all’interno del mercato globale,non può che portare ad un incremento dell’importanza dell’informatica e ad un aumento dell‘uso delle tecnologie più avanzate.
Una delle cause del mancato sviluppo dell’uso avanzato delle tecnologie a disposizione,il
Digital Divide,può essere superato con l’utilizzo di apparecchiature Wireless.
Ove le linee Adsl non arrivano,per esempio nei paesi montani e pedemontani,una soluzione può essere data dall’utilizzo di questa nuova tecnologia che consente,attraverso l’uso di onde radio,raggi infrarossi e sistemi laser,di mettere in comunicazione gli utenti tra loro e permette loro lo scambio di dati e file ad elevate velocità.
Le reti wireless hanno la possibilità di fornire mobilità, flessibilità e convenienza. La mobilità è una caratteristica fondamentale per l’utente che può ,in qualsiasi momento ed in qualunque luogo dotato di access point,usufruire delle potenzialità della rete attraverso il semplice uso di un PC portatile.
Anche la flessibilità è una caratteristica molto importante delle reti wireless in quanto chiunque,a differenza della tradizionale connessione via cavo tra PC,può entrare nella rete esistente,per esempio in un ufficio,senza bisogno di eseguire lavori laboriosi e lunghi di cablaggio ed essere,così,immediatamente operativo.



Sarà ,pertanto ,fondamentale dotare tutto il territorio nazionale di punti di accesso che ci permetteranno di formare una grande rete a cui tutti possano accedere da qualunque luogo in cui ci si trovi,avendo quindi possibilità di comunicare senza limiti.
Nel campo dell’architettura l’utilizzo del wireless si traduce sicuramente in un vantaggio che deriva dalla velocizzazione dell’iter realizzativo e dalla possibilità di accedere ad una infinita quantità di fonti d’informazione in rete,fonti che possono essere condivise.
Anche durante i processi di progettazione,in tutte le varie fasi vi è la possibilità di una condivisione di progetti e di idee,di visualizzazione e presentazione di progetti (per esempio in una sala conferenze),la possibilità di accedere a files esistenti in ufficio anche stando molto distanti,ecc.
Nella progettazione vera e propria e nella realizzazione di edifici,l’ottimizzazione del processo di progettazione confluisce nelle tecnologie domotiche. Per
domotica si intende la scienza che studia come aumentare le qualità della vita negli ambienti occupati dall’uomo(home automation).Le tecnologie wireless applicate agli impianti esistenti in una abitazione hanno portato allo sviluppo della domotica che si basa e si sviluppa su una integrazione globale degli impianti tecnologici utilizzando una gamma di prodotti e tecnologie in parte già sviluppate quali Bus,radiofrequenze ed internet.
Gli utenti delle tecnologie domotiche,all’interno di una abitazione, sono molteplici e possono essere individuati nelle seguenti figure:
- i proprietari dell’abitazione;
- gli installatori degli impianti;
- i manutentori e/o il centro servizi;
- i responsabili degli impianti di sicurezza.
La domotica ,infatti,si prefigge di migliorare,controllare e gestire,attraverso l’uso di software e/o altre tecnologie,il confort ambientale,i servizi telefonici,gli impianti di sicurezza,l’illuminazione,la gestione degli elettrodomestici,i servizi in rete (e-mail,
e-banking, e-shop). L’uso ,però,può essere esteso ad altri bisogni: si pensi all’assistenza ed all’aiuto ai disabili e/o agli anziani.La materia è molto interessante se si pensa che rientra a pieno titolo nell’odierno dibattito che riguarda i consumi all’interno delle abitazioni,consumi relativi all’utilizzo di acqua,energia elettrica,combustibili per il riscaldamento.
In una casa costruita seguendo i principi della domotica,il confort ambientale sarebbe interamente controllato e gestito ,limitando ed ottimizzando i consumi:
-gestione della climatizzazione estiva ed invernale a seconda delle temperature esterne e dell’apporto del sole,sfruttando così la radiazione solare;
-controllo dell’illuminazione artificiale in relazione con la luce naturale (si pensi alla possibilità di regolare automaticamente i sistemi a protezione dalla luce solare);
-controllo e gestione della qualità dell’aria;
-gestione della sicurezza degli impianti tecnologici con individuazione di perdite;
-gestione del sistema idrosanitario e degli elettrodomestici;
-simulazione del regime di occupazione regolando luce e temperatura in funzione della presenza o meno di persone in un dato ambiente.
Se continuerà il trend che vuole,da una parte, gli utenti delle abitazioni sempre più alla ricerca del confort per un benessere psicofisico e,dall’altra,una maggior occulatezza nei consumi,la domotica rappresenta sicuramente il futuro dell’architettura.
Bibliografia di riferimento:
-PC Magazine
-Reti Wi-Fi-autore Shelly Brisbin-Apogeo editore
-Introduzione alla domotica-Autore Domenico Triscivoglio-editore Tecniche nuove


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