martedì 18 marzo 2008

Enricomaria Todaro















Matricola: 263821
UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA
corso di fondamenti di informatica
Prof. Maurizio Galluzzo AA 2007-2008

Una nuova era è cominciata.
L’era dei mass media, del consumismo, del boom economico. E’ caratterizzata dalla televisione, dal satellite, dal computer e in fine, dalle videoconferenze e dai telefoni cellulari. Questa “era” non si è ancora conclusa ed è in continuo evolversi.
Il computer ha segnato una svolta decisiva nella vita di noi tutti, ma in particolare nella vita di un architetto.
Questa macchina è in grado di effettuare trasformazioni, in tempi brevissimi, che potremmo dividere in quattro:
La prima trasformazione è la traduzione, le informazioni vengono tradotte da un linguaggio all’altro.
La seconda trasformazione è l’atomizzazione gli oggetti vengono selezionati e frammentati sino a dissolvere la loro materialità.
La terza trasformazione è la logicizzazione, i ragionamenti sono ridotti ad pochi standard logici pre-definiti.
La quarta trasformazione è la metaforizzazione. Il computer obbliga ad un costante sforzo di trasposizioni formali. È in questo modo che vediamo una serie di rapporti attraverso un’altra serie, e riusciamo a immagazzinare e amplificare esperienze che altrimenti ci sfuggirebbero perché non le sapremmo esprimere adeguatamente.
Grazie a queste quattro trasformazioni gli oggetti si riducono a puri rapporti formali. Perdendo la loro materialità e diventano informazioni. Private di peso le informazioni possono viaggiare all’interno di campi elettrici, possono essere scambiate, trattate, immagazzinate. Possiamo, in altri termino attivare una serie di mutazioni attraverso un gioco continuo di proiezioni: siano queste traslazioni o anche metafore.
Il computer e internet in particolare hanno rotto i confini della realtà comunali favorendo lo scambio dell’informazione; sicuramente una importante tecnologia per il futuro saranno le community, che sono delle grandi piazze virtuali dove poter incontrare, nel nostro caso, architetti che mettano a disposizione i propri materiali, progetti, idee ma anche semplicemente le proprie esperienze al servizio di tutti, in modo da poter acquisire una maggior conoscenza in modo da non commettere sbagli, per avere sempre più una perfezione del progetto senza sprechi di denaro e lavoro.
Un altro passo verso il futuro saranno tecnologie energetiche sostenibili – eco architettura. A proposito di queste voglio citare Masdar city, una città disegnata dallo studio di architettura londinese Foster and Partners che sarà realizzata ad Abu Dhabi (capitale degli emirati arami uniti). I lavori per questa città verde sono cominciati a gennaio/ febbraio di quest’anno e dovrebbero terminare entro il 2012. La città sorgerà su un'area di 6 chilometri quadrati. L'elettricità sarà fornita da impianti fotovoltaici, solari e a vento, l'acqua da un impianto di desalinazzazione alimentato dal sole. Il 99% dei rifiuti sarà riusato, riciclato, finirà in compostaggio e termovalorizzatori. Mentre per il trasporto sarà favorito quello pubblico, il car sharing, mezzi a bassa emissione. A livello di comunicazioni, Masdar sarà collegata ad Abu Dhabi e all’aeroporto mediante una nuova ed efficiente rete di ferrovia metropolitana, mentre al suo interno saranno presenti fermate di mezzi pubblici a una distanza massima di 200 metri, all’interno non potranno accedervi automobili, in poche parole: un vero paradiso per i pedoni, che potranno passeggiare senza pensieri nei viali completamente all’ombra. Nella seconda fase di costruzione, lungo le mura della città verranno creati parchi eolici, fattorie fotovoltaiche, coltivazioni sperimentali e altre piantagioni.
L’unico difetto se vogliamo trovarlo è il costo che si aggira sui 15/20 miliardi di dollari.
Una altra tecnologia che verrà migliorata sarà sicuramente la rete wireless, infatti molte reti wireless grazie all’abbattimento dei costi, vengono oggi giorno installate negli aeroporti, università, in alcuni punti specifici della città e perfino nelle nostre case.
Il wireless è sicuramente vantaggioso perché è comodo sia dal punto di vista pratico in quanto non occorrono cavi per collegarsi alla rete oppure alle periferiche, ma anche perché non si è costretti a stare in un determinato posto per collegarsi alla rete, si può essere più liberi negli spostamenti.
Il wireless sarà molto importante per un architetto in quanto potrà collegarsi ad internet per condividere ovunque il proprio lavoro. Potrà anche essere sempre in contatto in tempo reale con persone che stanno da tutt’altra parte, risparmiando così tempo e denaro, perché non è necessario che l’architetto sia fisicamente presente, ma basta un sistema di videoconferenza.
Un’altra scienza in continua evoluzione è la domotica, cioè la disciplina che studia le tecnologie da applicare nella casa, la domotica ricerca strumenti per migliorare la qualità della vita, cerca di migliorare la sicurezza, di risparmiare energia e di ridurre i costi. Da una semplice porta che si apre alla presenza di una persona, alla luce che si accende con un semplice comando vocale, passeremo sempre più a nuove tecnologie che permetteranno di riuscire a capire i nostri movimenti, saranno sempre più in grado di capire quando abbiamo bisogno di più illuminazione o meno in base alle nostre abitudini che verranno memorizzate e poi applicate in occorrenza – si creerà così una casa sempre più intelligente.
Il limite che il nostro paese potrà andare incontro sono gli scarsi finanziamenti che lo stato offre ai ricercatori che sono insufficienti per ricercare nuove soluzioni.
Inoltre tutti questi strumenti tecnologici restano per alcuni versi strumenti di pochi, in quanto non tutti sono in grado di utilizzare al meglio le tecnologie che vengono loro offerte, perciò solo chi effettuerà corsi di aggiornamento, chi si terrà informato e continuerà a studiare per conto proprio riuscirà ad utilizzare queste tecnologie che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili.



Bibliografia:
  • tre parole per il prossimo futuro, maltemi 2001, roma
  • this is tomorrow, luigi Prestinenza Pugliesi, torino 1999
  • hyper-architettura, spazi nell'età dell'elettronica, Antonio saggio, torino 1998

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